Tempo fa, per lavoro, mi è stato chiesto di fare una ricerca sui modi che il resto del mondo utilizza per migliorare le presentazioni in PowerPoint. La nostra azienda progetta e realizza ricerche di marketing, pertanto gran parte della reportistica che produce è costituita da presentazioni in PowerPoint contenenti grafici, tabelle e commenti. E’ evidente che per quanto curate nella forma e coordinate negli stili alla lunga sono un po’ stucchevoli: i grafici sono sempre gli stessi, le tabelle si guardano, ma non si leggono e, soprattutto, visto che PowerPoint ce l’hanno tutti nulla è mai veramente originale. Di qui la richiesta.
Archivio mensile:Luglio 2011
Queste navi in bottiglia scivolate via
Ho trovato questa fantastica infografica sugli oggetti estranei rinvenuti all’interno di pazienti (nei quali erano entrati per una parte o per l’altra, volontariamente o involontariamente).
(via Daily Infographics)
Cialtronerie grafiche

(via Mantellini e Sasaki Fujika)
Da un paio di giorni, sui blog si parla di questo evidente plagio di loghi (quello francese è del 2008 quello italiano è del 2011). Si è detto già molto: “non copiate, abbiate un po’ di fantasia”, “l’effetto flare è ancora più brutto del plagio”, ecc. E ovviamente è stato ricordato quel ground zero dello squallore che è stata la faccenda di Italia.it, con annesse vongole, pulcinelle e mandolini e spot con la voce di Berlusconi. Io però vorrei sollevare qualche altro punto.
Brick & mortar al posto del cervello
Dopo una partenza un po’ affrettata, in cui era difficile trovare disponibile qualsiasi libro, Amazon.it è andato a regime e presenta ora un assortimento notevole a prezzi impressionanti (alcuni libri hanno il 30-40% di sconto sul prezzo di copertina). Inoltre, ed è la cosa che mi sconfinfera di più, Amazon.it è in realtà Amazon Europe e di conseguenza si appoggia in modo trasparente agli altri Amazon europei (UK, FR, DE) e di conseguenza ha in catalogo anche libri in altre lingue, sempre a prezzacci. Le spese di spedizioni sono gratuite oltre 19 euro di spesa… Freedom, per dire, mi è costato il 40% in meno. Cosa chiedere di più?
Fascio-marketing (a cadavere caldo)
(Via FascinAzione)
Non pensavo fosse possibile scendere più in basso di “Erba? Roba da conigli!“, ma ci trovo una certa continuità…
PS: per chi non lo ricorda, “Erba? Roba da conigli!” era il brillante slogan antidroga del fascio ai tempi del liceo negli anni ottanta. E già sembrava una cazzata allora, visto che non aspirando alla “bella morte” non avevo alcunché contro i conigli… Pensavo che il copywriter di questo killer-marketing si fosse estinto o fosse passato ad altri incarichi (robetta, eh? Tipo fare il Sindaco di Roma, per dire…) e invece va ancora forte… Chissà se Amy riuscirà ad essere un’icona più longeva dei conigli?