
Della sinistra si possono si dire tante cose, ma non che perda la speranza.
(Dal sito de L’Espresso).
Della sinistra si possono si dire tante cose, ma non che perda la speranza.
(Dal sito de L’Espresso).
Ieri sera esco dall’ufficio e vedo gente, tanta gente, per strada. Entro nel supermercato per un po’ di spesa (alle 22 passate, oh yeah), pago, riesco e ancora più gente, davvero una fiumana…. Che è, che non è? C’è il comizio di Edi Rama in fondo alla strada… Non ho la macchina fotografica appresso, quindi evito di andare, anche perché tuona in lontananza…
La folla è composta ed eterogenea, signore in nero, ragazzi, uomini in giacca e cravatta (più da vestito della festa che da businessman), qualche cartellone giusto per capire che il comizio è di Rama e niente più… Un coro di buuuuuuu, quando passa una macchina strombazzante imbandierata per Berisha, perché qui si usa pagare giovinastri per fare casino in giro per questo o quel candidato… Ma insomma, transumanti e felici, se ne vanno verso il fondo della strada, dove, se ricordo bene, dovrebbe esserci uno stadio. Intanto tuona ancora.
Via Spinoza, davvero una miniera, ho trovato questi pensieri sciolti sulla dipartita di Jacko (scusate l’anafora).
E’ morto Michael Jackson. Sai che novità.
È morto Michael Jackson. Ha sbagliato candeggio.
È morto Michael Jackson. In effetti ultimamente l’avevo visto un po’ palliduccio.
È morto Michael Jackson. Il coroner dichiara “Di sicuro non va nel vetro”.
È morto Michael Jackson. Nato nero, una vita passata a cercare di diventare bianco. Messaggi di solidarietà da Gianfranco Fini.
Il 28 Quershor, che poi sarebbe giugno, qui si vota.
Elezioni serie, non come quelle nostre. Si elegge il primo ministro votando il partito. Non ho ancora ben compreso il sistema elettorale, ma le coalizioni se ci sono non si vedono e, quindi, chi prende più voti pare governare anche con la maggioranza relativa… Bizzarro, però ripeto, mi devo informare. E comunque prima stavano peggio.
Di cose bizzarre, comunque, ce ne sono diverse.
Non si votano i partiti o le persone, si votano i numeri: ad esempio, per votare il Sindaco di Tirana, il socialista (naturista) Edi Rama, si deve votare 33, se si vuole confermare Berisha bisogna votare 10… Manco fosse il Capitano. I partiti sono una marea (almeno 33, ma mi sembra di aver visto un 47) e grosso modo tra manifesti e tele si vedono tutti.
Domenica scorsa, in una controra da 35 gradi all’ombra, ce ne siamo andati a piedi a zonzo per Tirana con l’amico Poll. Due foto (quelle che state vedendo negli altri post), un po’ di bibite al fresco, uno spuntino leggero, qualche considerazione socio-economica e un mare di cazzate… Turisti, insomma… Per quello che può significare a Tirana.
Stavamo passeggiando sullo stradone mattonellato e, in prossimità del ponticello sul fiumiciattolo Lana, veniamo avvicinati da un vecchietto, che poi si scoprirà avere poco più di 60 anni, con una busta in mano…
L’unico stradone monumentale di Tirana (mattonellato)
Una delle 14 università di Tirana
Museo(?)