La scoperta del middlebrow e, di conseguenza, del lowbrow di qualche giorno fa mi ha dato gli strumenti teorici per analizzare meglio il senso di fastidio che provo quando guardo i documentari su Sky.
Certe serie sono cose lowbrow, pensate per un pubblico lowbrow, i folks a cui si rivolgeva Bush figlio (ve lo ricordate?) nei suoi discorsi più ispirati. Non so se siete pratici, ma ci sono serie, in cui il fine documentaristico si è perso da tempo, che nell’ordine seguono le gesta di:
- Pescatori di granchi nello Stretto di Bering, ovviamente in inverno (Deadliest catch)
- Cercatori d’oro free-lance, con tanto di barboni e ruspe, in Alaska (La febbre dell’oro)
- Rivalità fra clan di rom ripuliti e ciccioni a New York (American Gypsies)
- Sfasciacarrozze italo-americani obesi sempre a New York (Carfellas)
- Distillatori di frodo del Kentucky (Moonshiners)
- Pescatori di gamberi di fiume della Louisiana (Per un pugno di gamberi)
- Costruttori free-lance di robot militari in garage (Battle Bros)
- Svuotatori itineranti di cantine (Affare fatto)
- Gestori di un’armeria con annesso laboratorio per modifiche casarecce di armi pesanti (American Guns)
- Clone del precedente (Sons of guns)
- Scovatori, catturatori e rivenditori di serpenti a sonagli vivi in Texas (Nella terra dei serpenti a sonagli)
- Sfascia carrozze/restauratori dell’Arizona (anche se si chiama Las Vegas Garage)
- Piloti di aerei privati privati in Alaska (Eroi dell’aria)
- Camionisti on ice sempre in Alaska, con spin-off himalayano (Eroi del ghiaccio)
E mi posso fermare qui, ma ce ne saranno sicuramente altri.